Definizione dei punti chiave sul rinnovo contrattuale
Si è svolto nei giorni scorsi, l’incontro per la ripresa delle trattative sul rinnovo del CCNL Scuola pubblica (parte giuridica), nel corso del quale è stata analizzata attentamente la bozza di testo proposta dall’Aran.
Di seguito i punti presi in esame.
– Sanzioni disciplinari per il personale docente: richiesta una particolare attenzione per la libertà di insegnamento e la necessità di individuare un sistema che garantisca la terzietà del giudizio, anche alla luce di alcune sentenze dei tribunali in materia;
– Titolarità di sede ai docenti: procede il negoziato relativo alla mobilità;
– Gestione contratti a tempo determinato: in caso di pubblicazione tardiva delle graduatorie si chiede che il contratto non contenga alcuna clausola rescissoria legata alla pubblicazione delle nuove graduatorie per garantire continuità didattica;
– Trasformazione dei contratti full time a part time: in ordine alle attività funzionali all’insegnamento;
– Formazione: definizione dei carichi orari relativi alle attività formative le quali devono rientrare nell’ambito dell’orario di servizio del personale docente;
– Tutela maggiore contrattuale per le attività di potenziamento deliberate dai collegi dei docenti;
– Attività funzionali all’insegnamento: cui vengono collegati i diversi obblighi introdotti da disposizioni di legge anche con riferimento alla formazione obbligatoria;
– Finanziamenti: destinati a scuole, al Pnrr, ai finanziamenti europei, ecc.
Nel corso del confronto, la Flc-Cgil ha domandato precisazioni in merito ad alcune disposizioni già in vigore, quali:
– art. 23, CCNL 2007 relativo alla risoluzione del rapporto di lavoro con preavviso che necessita di un intervento poiché gli attuali termini di preavviso non sono fungibili con la tempistica e le modalità dei pensionamenti;
– art. 59, CCNL 2007 sulla possibilità del personale Ata già in servizio, di accettare nomine a tempo determinato per altro profilo, stante la necessità di una revisione per garantirne la più corretta fruizione;
– art. 33, CCNL 2018 rispetto al quale è stato chiesto di esplicitare che il personale Ata, una volta esaurite le 18 ore per visite, terapie, prestazioni specialistiche, esami diagnostici, potrà comunque ricorrere alle assenze per l’intera giornata previste dalle norme vigenti;
– art. 41, CCNL 2018 non può essere motivo di risoluzione del rapporto di lavoro a tempo determinato del personale, l’individuazione in corso d’anno, di un nuovo avente titolo a seguito dei ritardi con cui l’Amministrazione predispone le nuove graduatorie;
– congedi parentali per cui è stato proposto l’aggiornamento in materia.
Ed inoltre:
– per il personale a tempo determinato docente e Ata: avanzamento dei diritti a partire dalla fruizione dei permessi retribuiti per motivi personali o familiari;
– per il personale Ata: promozione di un sistema ben strutturato di formazione tanto in ingresso che in servizio;
– per il personale educativo: compreso nella comunità educante integrandone la partecipazione negli organismi collegiali di scuola;
– per il personale delle scuole italiane all’estero: riportare la materia della mobilità nella disponibilità del contratto nazionale in coerenza con quanto condiviso con l’Aran tramite il Verbale siglato in data 9 maggio 2019.
L’Aran al termine del confronto, ha mostrato particolare attenzione ed interesse circa le materie che comportano oneri contrattuali.
Da ultimo si comunica che le trattative procederanno il 7 marzo 2023 relativamente al settore Università.