I contributi previdenziali obbligatori versati dai notai alla Cassa nazionale del notariato (cd. contributo repertoriale) devono ritenersi deducibili direttamente dal reddito professionale, incidendo perciò sulla determinazione sia del reddito imponibile ai fini IRPEF, sia del valore della produzione netta ai finì IRAP (Corte di cassazione – ordinanza 16 marzo 2021, n. 7340). Cosi si è espressa la Corte di Cassazione ai fini della deducibilità, sul reddito professionale, del contributo repertoriale. Nel caso di specie, i giudici della Corte si sono rifatti a quanto già chiarito in precedenza, secondo cui i contributi previdenziali obbligatori versati dai notai alla cassa nazionale del notariato sono deducibili dal reddito complessivo, in quanto sono da considerare spese inerenti all’attività professionale svolta, essendo il relativo esborso una conseguenza del reddito prodotto. Sulle scorte di tale principio, quindi, sono deducibili dal reddito professionale i contributi previdenziali obbligatori versati dai notai alla Cassa nazionale del notariato, i quali perciò sono rilevanti ai fini della determinazione del reddito imponibile ai fini IRAP.